Innamorarsi di Zelda si può

Volare a Londra per il concerto sinfonico del 25esimo anniversario di Zelda è come un’uscita romantica dopo una vita di corteggiamenti. Ho conosciuto Nintendo con il NES, l’ho portata a casa con il Super Nes, ma è col Nintendo 64 che ho perso completamente la testa. E da allora è cambiato poco.
Così quando ti chiama Nintendo per dirti che stanno cercando un fan di Zelda per raccontare a tutti gli altri appassionati l’esperienza che si prova ad una manifestazione del genere non resta che dire di sì. Sopratutto quando oltre al concerto è prevista l’intervista a chi Zelda lo realizza e a chi ne fa la colonna sonora, ovvero Eiji Aonuma e Koji Kondo.
La cosa buffa è che fino a quando non siamo arrivati a destinazione ancora non mi ero reso conto di quello che stava per succedere.
La partenza è stata dura. Sveglia presto per prendere l’aero per Roma. Quando il cielo ti si presenta in questo modo ti viene voglio di indossare il costume di Mario Nuvola e saltarci su. La giornata non può promettere che bene.
Il viaggio Roma-Londra lo faccio in compagnia di Alessandro Bacchetta in spedizione per Multiplayer (in cui troverete l’intervista completa, appena pronta), e di una signora che sbraita e si lamenta (con me) dell’ora di ritardo che rischia di farle saltare la coincidenza con quello per Boston. Signora, metta le cose in prospettiva: io sto andando al concerto di Zelda dove ci saranno i miei idoli, cosa vuole che sia perdere un aereo per Boston, a confronto, dico io.

Dall’aeroporto all’albergo è un’estenuante ora di taxy, fino a quando arriviamo e, neanche il tempo di scendere dall’auto che BUM, esce Eiji Aonuma dall’albergo in cui stavamo per entrare. Chissà se mi riconoscerà fra qualche minuto, quando saremo nella stessa stanza. Per ora non oso nemmeno salutarlo. Ed è nella sala in cui attendiamo il nostro turno che realizzo quello che sta per succedere. Ci sono due stand con Skyward Sword in prova, ma sono troppo agitato per mettermici seriamente. Probabilmente era il gioco completo, provo a spingere 4-5 volte A, ma visto che il dialogo continua e io ho non ho la proprio la testa per stare a seguirlo preferisco sedermi e rileggere le domande che ho preparato per Aonuma e Kondo. Domande che tra l’altro non sarò in grado di pronunciare. Ora non è che il mio inglese sia eccezionale, ma pronunciare, anche male, una serie di parole di uso comune dovrei essere in grado di farlo, e invece niente. Panico. Blocco totale. Se non era per Simona di Nintendo Italia stavamo ancora là, temo. Ma provateci voi a spiccicare una parola in una lingua non vostra mentre il vostro idolo siede alla vostra destra.

Tra l’altro ora che l’ho visto da vicino sono convinto che Eiji Aonuma sia il giapponese più bello al mondo, scusate se è poco! E non so se era tipo me che l’inglese lo capiva ma non lo usava, ma mentre gli facevamo la domanda lui la ascoltava interessato, cambiava espressione, e ti dava l’illusione che stesse capendo davvero ciò che dicevi mentre lo dicevi. Non lo so se lo capiva davvero, ma la sua attenzione era ammirevole, perfino toccante.
Poi veniva il turno del traduttore di cui non ricordo il nome e me ne dispaccio, perché è stato squisito, come tutte le persone dell’entourage tra l’altro, ma non poteva essere altrimenti visto che lavorano in Nintendo! Comunque è lo stesso ragazzo che avrete visto in molte occasioni, come le conferenze E3. La risposta di Aonuma arriva subito dopo, accompagnata dai suoi mimi, e dai suoi versi, e dalla sua verve. E quindi arrivava la traduzione. Col tempo la tensione è andata scemando, sembrava di parlare con un amico. Era divertente quando lui sottolineava con una delle sue espressione una domanda che lo aveva particolarmente colpito, e erano divertenti le nostre reazioni spontanee ed alcune risposte. Fra qualche giorno troverete l’intervista completa, adesso cito a memoria saltando di palo in frasca, così potete anche avere l’idea di come stava funzionando il mio cervello in quel momento.
– Wind Waker è il capitolo che considera il suo lavoro più personale. E caso vuole che molte domande che avevo preparato fossero proprio su Wind Waker. Parliamo della colonna sonora (purtroppo Kondo non ha partecipato all’incontro visto che stava provando per il concerto), abbiamo parlato dello stile grafico, e ci ha confermato che è una cosa che andrà avanti, probabilmente solo sui portatili però.
– Abbiamo parlato di Four Sword, e tra l’altro qua apro una parentesi perché la domanda gli è piaciuta parecchio e l’ha definita intelligente. Una domanda intelligente può venire solo ad una persona intelligente, aggiungo io. Quindi indirettamente ha detto che sono intelligente, e d’ora in poi tutto quello che farà sarà giusto e bello a priori. Comunque pare che ci sia l’intenzione di sperimentare qualcosa su WiiU, anche se, e dovrei rileggere la trascrizione per capire bene cosa intendeva dire, ha ripetuto un paio di volte che non dobbiamo aspettarci necessariamente un gioco multiplayer.
– In Skyward hanno arricchito il background di Zelda, dando maggiori dettagli sulla provenienza della principessa. Questa è una precisazione venuta fuori alla domanda “Ci sarà mai un gioco che abbia come protagonista Zelda?”, con la conclusione che sarebbe anche possibile andare in una direzione del genere, ma per ora niente di concreto.
– Zelda per lui è come un figlio, e non è solo un modo di intere i giochi, ma un mondo vuoto da riempire con la sua immaginazione. Ma un gioco di Zelda senza le meccaniche di Zelda, non sarebbe un gioco di Zelda, per cui, il suo cuore, sarà sempre quello.
Non mi viene in mente altro, per ora. Se non la foto che abbiamo fatto con lui, e la sua firma sulle copertine di Wind Waker e Twilight Princess.

Fastforward fino al concerto. Il teatro è coperto dai poster giganti della Triforza e del logo del 25esimo. Al centro sono proiettate sequenze di Skyward. Tra la folla gente vestita da Link in modo più o meno credibile. C’è pure uno col cappello di Mario. Rimpiango di non essermi portato il 3DS, visto che quello di Magiustra (che non ve l’avevo detto ancora, ma l’ho conosciuto insieme ai ragazzi di Everyeye, Wiitalia, e al capoccia di Eurogamer), è andato in tilt dal numero di Street Pass acchiappati!
Comunque nel frattempo che la sala si riempie i musicisti si scaldano e provano gli strumenti. Arriva la direttrice, Eimar Noone. Invita Aonuma sul palco. Eccolo là, solo qualche ora prima era di fianco a me, e ora sembra di nuovo irraggiungibile. Pronuncia un discorso che tra le riprese e le foto mi perdo completamente. Ricordo solo che si raccomanda di non registrare il concerto e mandarlo su youtube.
L’orchestra scalda il pubblico con un paio di pezzi. La platea risponde a ogni esecuzione con applausi e fischi di approvazione. La direttrice annuncia che c’è una sorpresa per questa tappa europea del concerto. Immaginavamo fosse la presenza di Kondo, e invece no, era niente di meno che Zelda Williams, che entra dal lato opposto del palco in un abito bianco che le sta a pennello e prende parola dicendo di essere emozionata e imbarazzata. In realtà ha gli stesso tempi comici del padre, e con un timbro di voce impeccabile pronuncia il suo breve discorso con sicurezza e scioglie e diverte la platea.

Di me sapete che sono in grado di portare avanti un discorso di soli turpiloqui, quello che non sapete è che musica e cinema mi commuovono. E sulle note di Wind Waker, quelle dalla traccia del mare attraversato a vela spiegata, la commozione l’ho sfiorata davvero. La lacrima era lì lì per scendere. L’avessi giocato da adolescente era pianto sicuro.
Il resto della serata va avanti sotto il segno delle emozioni. Tra marce incalzanti e melodie strappalacrime Zelda Williams entra in un altro paio di occasioni. Ci racconta di cosa rappresenti per lei di “The Legend of Zelda”, di quando ci si rifugiava da piccola se il mondo fuori mordeva. Ce lo dice con la voce quasi spezzata. E di sicuro la platea avrà provato la stessa emozione ricordando cosa rappresenti per loro. Quando mostra il dorso della mano su cui era disegnata con un pennarello la triforza mi innamoro di lei.
Poi arriva Kondo, suona con destrezza il suo pezzo al pianoforte senza nemmeno un errore. Poi si alza, viene di fronte alla platea, luce puntata addosso, pronuncia il suo discorso in inglese e con visibile emozione. La mano che regge le righe che sta leggendo trema come una foglia. Ringrazia la direttrice che si commuove pure lei, lei che fa commuovere la gente per mestiere, poi scappa via dal palco quasi non riuscisse a reggere l’emozione che lui stesso ha creato in anni e anni di carriera.
Poi di nuovo Aonuma, accolto dagli applausi della platea, gli stessi che poco prima avevamo riservato all’orchestra. Sembra una rockstar. Ringraziamenti finali, dice di comprare Skyward Sword, come se ci fosse bisogno di altri incentivi oltre alla qualità del gioco stesso, che si preannuncia epocale.
L’orchestra suona l’ultimo pezzo, il motivo principale di Skyward, e poi tutti a mangiare.
Arrivato in albergo dopo una giornata ricca di emozioni e sempre di corsa l’emozione è ancora troppo forte per prendere sonno. Quando si passa una giornata così ricca di sensazione non si riesce a smettere di riviverle tutte. Come quando vai a cena con la ragazza che ti piace e ripensi ad ogni parola che ha detto e ogni espressione che ha fatto.
E ti risvegli il giorno dopo, sul sedile di un aereo, mentre fuori dal finestrino il cielo è quasi irreali, con distese di nuvole sopra e sotto e un orizzonte che va dal blu al rosso passando per verde e giallo, col pensiero che, comunque vada, quella ragazza non smetterai mai amarla.

Update: Mi ero scordato di dire che Bacchetta ha regalato a Aonuma l’acquerello originale del banner di Nintendarea. Pare che abbia gradito molto, sopratutto Tingle, che purtroppo nel gioco non c’è!

A questo punto non mi resta che ringraziare Nintendo per l’opportunità che mi ha regalato, per la disponibilità dimostrata nelle persone di Simona e Francesca, e per le emozioni che mi e ci continua a dare.
Un saluto anche ai ragazzi che ho conosciuto in questa occasione, è stato veramente un piacere.

E infine vi riporto i calorosi saluti del Magiustra, che non sono assolutamente veri ma da quel poco ho capito di lui non si farà problemi a dire il contrario, spergiurando inoltre di avere girato un videomessaggio dove vi salutata uno per uno. 11/10 per lui.

PS: Domani carico altre foto, ora vado a dormire che me lo merito! 😛

15 Comments on “Innamorarsi di Zelda si può”

  1. Alex e Bacche, ammirazione e invidia totale…ma ve lo meritate!!Ieri non ho smesso un sec di pensarvi… Attendo le foto e ulteriori dettagli:)
    Ancora complimenti per tutto…

  2. Grandissimi. Nintendarea sempre in vetta. Dovrebbe diventare l’unico sito in Italia dove sia permesso citare Nintendo.

    Amore totale.

    Applausi ragazzi.

  3. Wow, ora quei due dischi varranno millemila euro!!
    Che culo, un’intervista con qualcuno che lavora in Nintendo, il sogno di ogni fan!
    Peccato che fosse Aonuma, il director di Skyward Sword o Miya in persona sarebbe stato molto meglio, e peccato anche per l’assenza di Koji Kondo, che è un genio.
    Dico peccato che fosse Aonuma, perchè proprio quello non mi va giù, e secondo me con Zelda non ci sa fare per niente. Il “nuovo” director (Fujibayashi) sta dimostrando delle capacità maggiori e molta più originalità/passione.

  4. Grandi!
    Invidia mista ad ammirazione!
    Vado su ebay a comprami Wind waker e lo gioco su Wii!

  5. Peccato che la mia domanda sulla doppia K non l’hai potuta fare

  6. E’ un gran bell’ articolo.
    Si riesce a capire veramente quello che provavi in quei momenti e lo hai fatto provare un pò anche a me…

  7. congratulazioni kickin, mi hai commosso

    ho immaginato per un attimo di trovarmi in un grande teatro, il tendone rosso, i poster enormi dedicati a zelda, la musica che mi ha accompagnato nei migliori giochi della mia vita suonata da un’orchestra… orde di zeldari intorno a me, e m’è quasi scesa la lacrimuccia

  8. Guardate che è tutto un falso. Hanno scaricato delle foto dal web e hanno fatto dei fotomontaggi.
    Si oh.

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